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Come proteggere il tuo cane o il tuo gatto dalle tenie e dalla malattia che trasmettono

Come proteggere il tuo cane o il tuo gatto dalle tenie e dalla malattia che trasmettono

Quando parliamo di parassiti dell’apparato digerente del cane e del gatto, solitamente facciamo riferimento ai nematodi, spesso presenti nei giovani animali. La tenia nel gatto o nel cane viene al contrario frequentemente dimenticata, anche se più comune di quanto si possa pensare. Tra i vermi intestinali del gatto e del cane, le tenie raramente mettono in pericolo la vita dei soggetti in cui risiedono, ma possono causare problemi digestivi e irritazioni che incidono significativamente sul loro benessere.

Il ciclo parassitario della tenia passa sempre attraverso un ospite intermedio che permetterà alle uova di schiudersi e rilasciare larve infestanti. Il Dipylidium caninum, ad esempio, che rientra nel novero dei vermi intestinali del cane, è trasmesso dalle pulci, ma ne esistono molte altre varietà.

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Dipylidium caninum, la tenia più comune tra i vermi intestinali del cane

Il Dipylidium caninum è un tipo di verme che raggiunge anche i 50 cm di lunghezza, che si

attacca all’intestino tenue attraverso la propria estremità anteriore e che si nutre del contenuto intestinale dell’animale ospite: è sorprendente pensare che in un cane o in gatto adulti possano esistere nel tratto digestivo anche diversi parassiti contemporaneamente!

Le tenie si riproducono spargendo segmenti pieni di uova, chiamati proglottidi, che vengono poi evacuati: per questi vermi, dunque, le feci del gatto e del cane risultano il principale vettore di trasmissione. Le larve delle pulci, infatti, si nutrono di queste proglottidi, e trasportano le uova di tenia lungo il percorso di sviluppo in pulci adulte. Queste ultime sono

facilmente ingeribili nella fase di toelettatura eseguita dall’animale, soprattutto nei felini, e ciò conduce al ripristino del ciclo di vita del parassita e quindi alla crescita della tenia nel gatto.

Le ploglottidi risultano all’occhio rosacee e mobili nel momento dell’evacuazione, ma in breve tempo attraversano una sorta di processo di essicazione, al termine del quale appaiano simili a chicchi di riso che, talvolta, capita di notare in movimento all’altezza della parte posteriore dell’animale o sopra le feci.

Possono essere molto fastidiose per l’animale ospite e, infatti, lo sviluppo della tenia nel cane ha tra i propri sintomi rivelatori anche l’accentuato “scuotimento” del posteriore da parte del soggetto ospite o comunque il trascinamento delle terga su superfici piane come i pavimenti.

È importante sottolineare che il medico veterinario ha comunque la possibilità di eseguire un’analisi delle feci per rintracciare l’eventuale presenza di uova.

 

Altre tipologie di tenie, vermi intestinali del cane e del gatto

Gli animali domestici dediti alla caccia possono entrare in contatto con altre tipologie di tenie. Indipendentemente dai soggetti che predano, dai roditori ai conigli, dalle lucertole ai piccoli pesci d’acqua dolce, sono esposti alla contaminazione da parte di più tenie, più o meno individuabili a seconda della particolare bestia cacciata.

Nella sottocategoria dei vermi intestinali del gatto e del cane rappresentata dalle tenie, le varietà più pericolose sono quelle dell’Echinococcus granulosus e dell’Echinococcus multilocularis.

Vi è poi il tipico parassita della volpe, ovvero l’Echinococcus spp., che può talvolta infestare anche il cane, quando quest’ultimo si trova a consumare, ad esempio, roditori contaminati. La malattia parassitaria portata da questa tenia nel cane è relativamente lieve nell’animale, ma può comportare una seria minaccia per la salute dell’uomo. Un cane che ospita l’Echinococcus spp., infatti, espelle le uova in grandi quantità, contaminando potenzialmente il proprio pelo e quindi le mani del padrone o comunque degli umani con cui entra in contatto. Le larve di questi vermi intestinali del cane possono essere accidentalmente ingerite dalle persone, insinuarsi in organi come fegato e polmoni e lì iniziare a svilupparsi, dando luogo a cisti molto grandi che possono arrecare danni significativi all’organismo.

Se il tuo gatto esce molto, o se il tuo cane ha frequenti contatti con animali estranei, un vermifugo per la tenia del cane o del gatto assume una notevole importanza. Chiedi al tuo medico veterinario di fiducia un consiglio su un prodotto che sia davvero efficace nel contrastare questo genere di vermi intestinali del cane o del gatto. Un aspetto che va evidenziato è che purtroppo gli animali non sviluppano alcun tipo di immunità a questi parassiti, e quindi possono essere più volte reinfestati nel corso del tempo. Altro accorgimento importante: non dimenticare di proteggere il tuo animale domestico contro le pulci in ogni momento dell’anno, così da evitare il rischio di contaminazione da Dilypidium!